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Premio Mestre pittura
"termometro" sull arte

VENEZIA Palazzetto Tito racconta il
presente dell’arte attraverso gli ul-
timi vincitori del Premio Mestre di
pittura che nel 2017 ha ripreso do-
po 50 anni di interruzione grazie
all'associazione culturale II Circolo
Veneto, la Fondazione dei Musei
Civici ela collaborazione dell’Acca-
demia di Belle Arti, la Fondazione
Bevilacqua La Masa e del Centro
Culturale Candiani. “Un lustro di
vincitori del premio Mestre di Pit-
tura”, questo il titolo dellamostraa
cura di Christiano Costantini ¢
Marco Dolfin inaugurata sabato 10
nella sede della Fondazione Bevi-
lacqua La Masa vicino Campo San
Barnaba. Ciascuno dei quattordici
vincitori classificatisi negli ultimi
cinque anni dal 2017 al 2021 ha por-
tato in mostra tre opere, tra cui pe-
ronon figura quella con cui hanno
vinto il premio. Si tratta diartistilo-
cali, italiani e stranieri originari di
Corea del Sud, Cina ed Iran. Il pre-
mio negli anni ha acquisito caratte-
re sempre piil internazionale, tan-
to da fare da “termometro” sul va-
riegato mondo dell'arte, tanto da ri-
levare la predisposizione degli arti-
sti a realizzare opere per di pit fi-
urative in cui perd non trascura-
no aspetti astratti. Pungente nella
prima sala la critica dell’iraniano
Arvin Golrockh, che denuncia co-
me i bambini siano considerati gli
ultimi della societa, a cui fa eco per
contrapposizione un cavalluccio
simbolo di un’infanzia spensierata
di Sergio Manconi, artista che sor-
prende anche con la pit grande te-
la esposta in mostra in cui critica
Tuomo contemporaneo. L’artista
di origini cinesi Jingge Dong mo-
stra invece una delicata pittura a
meta tra figurativo e astratto, ricca
disogni e auspici. La mostra conti-
nua con.le opere di Francesco Casa-
ti, che affronta soggetti di ispirazio-
ne naturalistica, e Giampietro Ca-"
vedon, che realizza invece affasci-
nanti vedute d’interni veneziani in
cui dall’esterno permea la luce. Se-
guono le opere iperrealiste di Euge-
nio Cazzuoliedi Simone Giaiacopi.
Altro raffinato interprete di un vivi-
do realismo é Giuseppe Sciortino,
con ritratti dall’incisiva resa psico-
logica. L’attenzione alla ritrattisti-
ca continua ampiamente con le
opere introspettive di Pasquale
Mazzullo e quelle con volti femmi-
nili di profilo di Lorena Semenza-
to, mentre Tamara Zambon con i
suoi dipinti simbolici sottolinea in-
vece un’eredita lasciata alle nuove
generazioni di plastica e bombe.
Anche tra le opere con influenze
orientali dell'artista di origini co-
reane Sun Hee Moon spicca un
espressivo ritratto maschile. Ga-
briele Grones € presente invece
con tre lavori, gia esposti a Ca’ Pesa-
ro, che presentano analogie ad ope-
Te della collezione permanente del
museo veneziano in particolare
con le opere di Morandi. Infine vi-
brante ed evanescente é l’espres-
sionismo presente nelle opere di
Fabrizio Vatta, gia allievo di Emilio
Vedova. La decisione da parte della
Fondazione Bevilacqua La Masa di
ospitare questa collettiva si inseri-
scenell’ambito di una programma-
zionea sostegno dellarte. La finali-
ta della mostra é far conoscere
Tevoluzione pittorica intercettatae
premiata dal concorso internazio-
nale: “Sono messi a confronto arti-
sti di diverse generazioni per ap-
profondire diverse ispirazioni e
tecniche” ha spiegato Christiano
Costantini. L’esposizione restera
aperta al pubblico fino al 15 genna-
io dalle ore 10.30 alle ore 17.30 tutti
igiorni eccetto i lunedi e nei giorni
24,25, 31dicembreel gennaio.

Francesca Catalano

22/12/2022

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